Archiviate le controversie legali circa i diritti di pubblicazione del personaggio, la Marvel può qui iniziare a produrre nuovi cicli dedicati a Miracleman, ripescando a piene mani da un lascito artistico e narrativo di primissimo ordine. Dico questo perché, come andremo a vedere, la prima storia che sarà pubblicata su Miracleman Annual #1 è stata scritta da Grant Morrison verso la metà degli anni ottanta. E cercate di leggere bene quello che sto per raccontarvi, perché ha davvero dell'incredibile: pare infatti che Morrison, proprio verso la metà degli anni ottanta, scrisse questa storia di Miracleman per Warrior dalla Quality Communications (antologia a fumetti che pubblicava le avventure del personaggio) all'insaputa di Mr. Alan Moore, che ai tempi era colui che si occupava in pianta stabile del supereroe! Avendo ricevuto l'incarico di scrivere questa storia dalla Quality, Morrison s'era impegnato affinché questa potesse risultare gradita a Moore e, prima di mandarla agli editor, questo scrisse una lettera all'autore chiedendogli il permesso di poter pubblicare il fumetto sulle pagine di Warrior. Dopo anni venimmo a sapere che Moore, con toni che egli stesso aveva giudicato come quasi da "mafioso", chiese a Morrison di non pubblicare la storia ma Joe Quesada, sentito questa incredibile vicenda, si interessò a tal punto da convincere il buon vecchio Grant a cedere i diritti di pubblicazione dell'episodio in questione (a patto che fosse lo stesso Quesada a disegnare la storia).
Come mai la Marvel ha voluto far esordire l'annual di Miracleman con una storia di Grant Morrison che doveva uscire negli anni ottanta ma che sarà disegnata solo oggi? Credo che, al pari di testate quali Savage Wolverine e simili, la casa editrice americana voglia provare a dare uno slancio molto più indipendente e alternativo a Miracleman, offrendo qui al lettore degli spunti quasi underground su di un supereroe che, e la cosa mi viene abbastanza difficile da immaginare, potrebbe essere qui slegato dalla continuity principale dell'universo marveliano. Dico questo perché, oltre ad avere la storia di cui sopra (storia che parla di Johnny Bates, il Kid Miracleman che quasi riuscirà ad uccidere il Marvelman originale in una delle storie più drammatiche e affascinanti del mondo dei fumetti contemporaneo), avremo qui un contributo molto interessante di Peter Milligan e Mike Allred che, dopo essere stati insieme nel periodo della X-Statix mutante, tornano qui con una storia ambientata verso la fine degli anni cinquanta. Grazie alle matite molto retrò ed "alternative" di Allred, Milligan ha quindi portato la lancetta di Miracleman indietro fino ai tempi in cui Mick Anglo (creatore del personaggio) iniziava a muovere i primi passi verso la costruzione dell'universo narrativo del supereroe. Un omaggio vero e proprio alle origini di Marvelman dove, a detta di Milligan, vedremo il supereroe che inizia a comprendere quali sono i suoi superpoteri e cosa può farne.
|